Dott.ssa Fanny Migliaccio
Shakespeare definiva il sonno “un balsamo per la dolente anima stanca”, dormire è infatti fondamentale per il buon funzionamento dell’organismo e per mantenere un efficace equilibrio psicofisico. Quando il sonno è disturbato o interrotto durante la notte, o quando è difficile riuscire ad addormentarsi, vuol dire che qualcosa non funziona come dovrebbe, il nostro organismo ci sta dicendo qualcosa. Di solito, quasi sempre, sono le ansie e i pensieri che ci impediscono di rilassarci completamente . In alcuni casi è sufficiente prendere una tisana, fare un bagno caldo, leggere a letto… ma quando tutto ciò non basta, vuol dire che abbiamo a che fare con i cosiddetti “disturbi del sonno”.
C’è un orologio interno al nostro organismo che regola e gestisce il funzionamento dei vari apparati e attiva la produzione di ormoni ed enzimi. Il meccanismo si chiama “ritmo circadiano” e dura venticinque ore. La regolarità dell’orologio e del ciclo cambia in funzione dell’età. Il problema attuale è che si stanno rispettando sempre meno i ritmi dell’orologio interno e rimaniamo così con debiti di sonno sempre più ampi. In questo modo cambiamo anche le fasi metaboliche della produzione di ormoni, aumenta il battito cardiaco e si moltiplicano le condizioni che portano a oltrepassare la soglia di stress.
Il sonno è un processo fisiologico attivo . Durante questo stato avvengono infatti complessi cambiamenti a livello cerebrale che non possono essere spiegati solo come un semplice riposo psicofisico. Dormire a sufficienza rafforza il sistema immunitario favorendo la formazione di anticorpi, migliora la regolazione della glicemia ed è biologicamente necessario per sostenere la vita. Si tratta di un comportamento quotidiano che appare naturale a chi ne gode ma che in realtà si svolge secondo regole assai delicate e complesse. Oggi gli impegni quotidiani ci assillano e soffriamo di una lunga serie di disturbi del sonno. Durante la notte tutte le funzioni sono rallentate e il corpo rilassato ma alcune parti del cervello sono sveglie come “sentinelle” per proteggere il sonno. Attenzione anche al proprio bioritmo: c’è chi prende sonno tardi la sera e dorme di più al mattino e chi preferisce andare a letto presto e svegliarsi prima. Assecondate queste caratteristiche perché contrastarle rende il riposo più difficile e meno efficace!
I disturbi del sonno sono una quantità illimitata ma gli esperti ne identificano circa ottantaquattro.
Sono divisi in due categorie: le dissonnie e le parasonnie.
Le prime si manifestano durante il sonno, modificandone la quantità e la qualità del ritmo.
Le seconde sono disturbi che si manifestano in concomitanza alla fase onirica, durante i sogni.
DISSONNIE: l’insonnia, l’ipersonnia, la narcolessia, il disturbo del sonno correlato alla respirazione (apnea notturna) e il disturbo del ritmo circadiano del sonno.
PARASONNIE: il disturbo da incubi, il terrore nel sonno (Pavor Nocturnus), il sonnambulismo, la sindrome da gambe senza riposo,il bruxismo e l’enuresi notturna.
I comportamenti più comuni causati da alterazioni o mancanza di sonno sono:
- Sonnolenza continua durante il giorno (NARCOLESSIA)
- Sensazione di non aver riposato nonostante aver dormito sufficientemente (IPERSONNIA)
- Sonnolenza, nervosismo, emicranie per la difficoltà al raggiungimento ed al mantenimento del sonno (INSONNIA)
- Stress dovuto a ripetuti risvegli dovuti ad incubi durante la notte (INCUBI)
- Stanchezza e nervosismo a causa di sogni terrorizzanti che non causano risvegli, ma non permettono un sonno ristoratore (PAVOR NOCTURNUS)
- Stanchezza durante il giorno a causa di continui risvegli notturni, dovuti a problemi di respirazione (APNEA)
- Irritabilità e stanchezza per i ripetuti episodi di sonnambulismo, accompagnati da amnesia dell’accaduto (SONNAMBULISMO)
- Stress e sonnolenza durante il giorno a causa dell’ incontinenza urinaria durante la notte (ENURESI NOTTURNA)
L’insonnia è la difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, non è una malattia ma un sintomo. Essa può derivare da vari disturbi fisici ed emotivi o anche dall’uso di droga. Tra i disturbi del sonno è quello più comune tra i giovani e meno giovani e spesso si manifesta durante stati di ansia, nervosismo, depressione o paura. A sua volta, l’insonnia può essere acuta o transitoria, se dura meno di una settimana, sub-acuta o di breve durata, quando dura da una a tre settimane, e cronica quando dura più di tre settimane.
Lo scopo della terapia per l’insonnia è quella di :
- Identificare la natura del disturbo
- Identificare le possibili cause del problema
- Prendere consapevolezza degli eventi stressanti quotidiani
- Identificare i recenti avvenimenti traumatici che interferiscono col sonno
- Escludere la presenza di problemi di altra natura (abuso di sostanze e/o di farmaci,eccessiva caffeina, ecc.)
- Valutare un eventuale stato depressivo
- Valutare un intervento psicofarmacologico
- Scrivere un diario dei sogni
- Esplorare dentro se stessi
- Apprendere esercizi di rilassamento muscolare profondo
- Pianificare un esercizio fisico regolare
- Esplorare eventuali traumi dell’infanzia relativi all’esperienza del sonno
- Identificare possibili abusi sessuali
Consiglio per maggiori informazioni sull’argomento, la visione di questo video :
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b1e8a52b-e4dc-428b-84ca-ea42fae726fe.html