Fanny Migliaccio Psicoterapeuta Roma

amore

Amore che cos’è?

La maggior parte delle persone alle quali si domanda cosa sia l’amore, rispondono: un’emozione. Ma che tipo di emozione? Questa concezione, sebbene accettata comunemente, è inesatta. L’emotività è solo una parte  di ciò che costituisce l’amore. Tra le altre componenti vi sono gli istinti: segnali che ci avvisano di ciò che accade negli abissi della nostra esistenza , essi appartengono alla sfera biologica, diversamente, le emozioni fanno parte della nostra sfera personale e individuale.  La felicità è un’emozione, questa non è altro che una forma di soddisfazione che comunemente gli esseri umani provano quando sono innamorati. Essa indica che ci troviamo in uno stato di armonia con ciò che ci circonda, sia da un punto di vista spirituale, che materiale e umano. Essere innamorati significa essere ancorati all’ormeggio più sicuro, che è l’unione perfetta con un altro essere umano, significa completamento di noi stessi. L’intensità dell’emozione amorosa, detta passione è proporzionata al grado di dedizione e di abbandono. Si può dire che l’amore è tanto più sincero quanto più è irrazionale e incomprensibile. L’amore concede agli amanti una facoltà miracolosa: quella di scoprire nell’oggetto del loro amore le virtù che esso effettivamente possiede, ma che restano invisibile alle altre persone .

L’amore comincia sempre improvvisamente, non è necessario che sia sempre un colpo di fulmine, e anche quando sembra sorgere gradualmente, anche allora il sorgere dell’amore è improvviso. Da un momento all’altro la persona amata è là, improvvisamente diversa da quella che era fino a quel momento. Non è più la persona a cui si è parlato tante volte, ma è la persona che amiamo, l’unica e la sola. Ora, come non mai, non ci conosciamo, ed entriamo incantati nel mondo dell’amore. La passione cede il posto pian piano ad una nuova fase  quella del calore costruttivo, la fusione diventa unione di due esseri  indipendenti, che smettono di appartenersi , ma questo non è male, al contrario, è sintomo di crescita del rapporto. Nessun essere umano può “possedere” il suo oggetto d’amore, si può possedere il corpo dell’altro nel fuggevole momento di un rapporto fisico, ma ciò che l’amore desidera non è tanto il corpo dell’altro, ma la sua personalità, la sua anima, che è intangibile ed elusiva.

L’amore per sua natura non può essere misurato, quindi non ha senso dire di aver amato una donna più di un’altra. Non si possono amare dello stesso amore persone diverse perché il processo di fusione e il suo risultato dipendono dalle due persone che partecipano alla fusione. Talvolta un grande amore è sprecato per un oggetto che non lo merita, ma ciò è dovuto ad un errore di giudizio dell’amante  che sopravvaluta la persona amata. Circostanze esteriori ed interiori, come l’attrazione fisica o altre qualità secondarie che non hanno niente a che fare con l’amore, possono confondere l’amante oppure essere scambiate con l’amore. L’amore non sbaglia, ma l’amante può sbagliare.

L’espressione corporea dell’amore è la sessualità, che si verifica con la fusione dei due amanti. Quando gli amanti si destano dalla completa fusione provata nello stato di estasi, si trovano uno di fronte all’altra come un “io” e un “tu”, in quello stato di tensione che si crea  attraverso l’incontro di due individui indipendenti. Questa tensione è alleviata dal  rapporto fisico: qui di nuovo la singolarità delle due persone scompare in uno stato di pura unione. L’amore ha bisogno della sessualità per restare in vita .

Una delle domande che più spesso si fanno sull’amore è : se esso sia eterno o  sia destinato ad una fine? Tutte le nostre relazioni hanno una durata limitata. Il desiderio sincero e ardente che le nostre relazioni possano sopravvivere e sottrarsi a questa fine è originato dal principio dell’assoluta lealtà che concepisce l’amore  come qualcosa che deve durare per sempre. Come già detto, una delle caratteristiche fondamentali dell’amore è l’assoluta indifferenza alle qualità secondarie dell’amato. Ciò vale per il primo stadio, lo stadio dell’incantesimo, in seguito, nel tumulto della vita quotidiana, è difficile mantenere questa superiore indifferenza . Ma vi è un’altra ragione, ancora più importante, che può determinare la fine di un amore. La funzione  essenziale dell’amore è quella di rivelarci a noi stessi  e di mettere in luce tutte le qualità  dei due amanti. Questa funzione creativa dell’amore cessa quando l’energia creativa di uno degli amanti o la capacità dell’altro di prestarsi per la creazione si esauriscono. La causa effettiva della transitorietà dell’amore è che per quanto esso sia vero e sincero non è ancora tutto. L’amore offre  le condizioni per una vita insieme, ma difficilmente questo può rimanere quello di una volta, inesorabilmente  si trasformerà in qualcosa d’altro, figlio di quell’amore che c’è stato.

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