Incomunicabilità
L’incomprensione tra persone adulte, nella maggior parte dei casi , non dipende da incomprensione linguistica, ma dall’egocentrismo dei soggetti. La persona egocentrica non si pone nemmeno il problema se la sua comunicazione può non essere compresa, oppure equivocata. In caso di incomprensione profonda e dichiarata dall’interlocutore, l’egocentrico/egocentrica “attacca”, attribuendo all’altro ogni responsabilità: “sei tu che non capisci niente, capisci solo quello che vuoi tu, non mi ascolti, ascoltami quando parlo, etc.”.
Incomunicabilità:
La comunicazione è una transazione tra individui dove partecipano più persone e non è concepibile attribuire ogni colpa dell’insuccesso ad uno solo dei partecipanti. La persona più equilibrata reagisce meno rigidamente: forse non mi sono spiegato/spiegata bene, non ci siamo intesi, non preoccuparti ne riparliamo.
La persona egocentrica è portata a ritenere che non esistano differenze tra il pensiero degli individui. Tutti devono pensarla come l’egocentrico. Questo “delirio” è amplificato quando la comunicazione riguarda persone vicine all’egocentrico/a: figli, moglie, marito, amante, amico, amica, dipendente, collega, etc.
E’ scontato per l’egocentrico/a che le parole abbiano per tutti lo stesso valore, che il tipo di umorismo sia lo stesso per tutti, che l’inopportunità e l’opportunità siano elementi universali, calibrati solo sul suo angolo di giudizio. Per l’egocentrico le persone devono provare e provano le nostre stesse emozioni, hanno gli stessi obiettivi, speranze, aspirazioni, paure, certezze.
Per questi motivi, la persona egocentrica è destinata a scardinare i propri rapporti ed a rimanere sola. Le persone che interagiscono spesso annuiscono per opportunità, difficilmente condividono il suo pensiero, la comprensione è solo apparente, banale, costruita. Si evita il confronto per rassegnazione riguardo il risultato, non c’è più sordo di chi non vuol sentire.
Il presupposto indispensabile per la comunicazione efficace è la capacità di lasciare l’egocentrismo attraverso l’empatia, l’ascolto dell’altro.
I CONSIGLI PER IL PARTNER. Mollare subito un narcisista? «In effetti, spesso, chi ha un partner del genere è una vittima, che rischia di finire schiacciata dalle pretese narcisistiche dell’altro». «Ma, piuttosto che gettar la croce sul narcisista senza aprire i propri occhi, dovrebbe scoprire come mai tende a esserne succube, capire come sottrarvisi e operare scelte, magari finendo con l’essere grato all’orco narciso. Se crede nella relazione, sono da consigliare le sedute con uno psicoterapeuta, di coppia e individuali, in modo da ritrovare i propri spazi e la propria autonomia. Se ha messo fine alla storia, è d’aiuto una terapia, per riprendere consapevolezza di sé e dei propri desideri».
In generale, ecco alcuni consigli per chi vive con una persona che ha alcuni tratti di narcisismo.
1. Non sperare di cambiarlo.
2. Niente aspettative: non pensare di ricevere gratificazioni per gli sforzi che fai.
3. Per il narcisista la colpa è sempre degli altri: non badare alle sue giustificazioni.
4. Non farti manipolare.
5. Non farti sopraffare da collera o rabbia
6. Non diventare come lui/lei.
7. Cerca di sviluppare una tua indipendenza.
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